lunedì 26 maggio 2014

I carboidrati accelerano l'invecchiamento

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Recentemente la dott.ssa Cynthia Kenyon della University of California di San Francisco, ha condotto uno studio su elementi genetici che influiscono sulla longevità. La Kenyon e i colleghi hanno analizzato l’ascaride C elengance e hanno scoperto 2 geni che controllano la longevità e la giovinezza. Il primo è stato chiamato “il 16enne” perché faceva comportare i vermi anziani come degli adolescenti. Normalmente i vermi muoiono dopo 20 giorni ma, manipolando questo gene, hanno vissuto sei o sette volte più a lungo, l’equivalente di 450 anni umani. La Kenyon ha spiegato che “il gene stimola sostanze che garantiscono il buon funzionamento delle proteine epidermiche e muscolari, oltre ad aumentare l’attività del sistema immunitario”. Un secondo gene, chiamato “il Falciatore” disattiva il “16enne” e accelera il processo di invecchiamento. Una delle scoperte più interessanti è stata che l’insulina stimola l’attivazione del “Falciatore”. A partire da questi dati i ricercatori hanno determinato vari modi per disattivare “il Falciatore” senza manipolazione genetica. Dato che il gene è attivato dall’insulina, il primo passo è evitare pasti abbondanti e carboidrati semplici che aumentano il livello dell’ormone. Quindi riducete amidi, dolci e cibi industriali. Poi fate attività fisica che aumenta la sensibilità del corpo all’insulina, oltre a potenziare il sistema immunitario. Forse la correlazione tra livello basso di insulina e longevità spiega perché i diabetici vivono meno infatti devono spesso praticarsi iniezioni dell’ormone. Quindi, se volte una vita più lunga e sana, cercate di non saltare troppi allenamenti ma evitate il più possibile di mangiare mega fette di torta al cioccolato. (Becky Holman)

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