venerdì 20 dicembre 2013

Analisi della composizione corporea Stato di idratazione

Analisi della composizione corporea

La totalità dei processi biochimici nell'organismo umano (nutrizione, assimilazione, respirazione, digestione, assorbimento ed escrezione) sono definiti nel metabolismo.

Il bilancio idrico è strettamente correlato al metabolismo e viene mantenuto in equilibrio attraverso la regolazione osmotica.
Il corpo umano, se normopeso,  è costituito per  due terzi da fluidi suddivisi nei compartimenti extra (ECW) e intracellulari (ICW).
Uno stato di idratazione normale e bilanciata è la prima condizione per il  corretto processo metabolico.

Il valore di  normalità per l'acqua corporea totale (TBW) comunemente indicato corrisponde al 60-70% del peso corporeo normale ( norma applicabile solo ai soggetti normopeso).

Tuttavia, indipendentemente da un peso più o meno nella norma, la maggior parte della TBW (ca. 73%) è contenuta nella Massa Magra.

La classificazione dello stato di idratazione non è ottenibile dalla stima dell'acqua totale (TBW) e neppure dalla sua ripartizione fra gli spazi intra ed extra cellulari
 ECW/ICW; ECW%
.
La normo idratazione è presente solo se la massa magra contiene  la corretta quantità di fluidi, identificata con un coefficiente prossimo al 73 percento.

La corretta distribuzione dei fluidi negli spazi intra/extra cellulare può indicare solo anomalie ma non è in grado di classificare il reale stato di idratazione.
(Ipo-Normo-Iper)

Le cellule sono la base di ogni organismo vivente: il corpo umano ne conta alcuni trilioni. Una cellula è composta per oltre 90% da acqua (intracellulare) ed è contenuta in una membrana semipermeabile che ne permette lo scambio insieme agli ioni dei sali in essa disciolti.
·         La massa cellulare (BCM) è responsabile di funzioni vitali fondamentali quali lo scambio di ossigeno, la fornitura di potassio ai tessuti e l'ossidazione del glucosio.
·         La massa grassa (FM) è composta da lipidi, grasso essenziale e tessuto adiposo.
A livello  bioelettrico, la massa grassa è un peggior conduttore rispetto alla massa magra, poiché ha un minore contenuto di fluidi.

La minore conducibilità della Massa Grassa ne limita il flusso di corrente e per questa  ragione nessun impedenziometro può essere  definito un analizzatore di massa grassa (o "Body Fat Analyzer").

Malgrado questa evidenza ed ipotizzando arbitrariamente uno stato di idratazione costante della massa magra del 73%, la stima dell'acqua totale viene trasformata in stima della Massa Magra
FFM= TBW/0,73
successivamente la massa grassa viene ottenuta per differenza dal peso corporeo
FM = PESO - FFM

I valori dell'impedenza bioelettrica sono direttamente legati alla quantità dei fluidi corporei secondo l'equazione tanta acqua = poca resistenza e viceversa.

Di conseguenza un organismo con tanta acqua, risultando essere un buon conduttore, viene  "interpretato" come organismo contenente una grande massa muscolare.
Tuttavia i fluidi corporei sono sempre soggetti a variazioni che possono dipendere da una moltitudine di fattori e quindi non sempre sono interpretabili in composizione corporea!

Impostare un'analisi di composizione corporea sulla sola massa grassa non è utile se non si ha a disposizione uno strumento in grado di individuare il reale stato d'idratazione e di nutrizione (obesi con imponenti masse cellulari o con poca struttura muscolare, obesi disidratati o edematosi...).

Nonostante questa premessa è facile constatare che specialmente in alcuni settori l'attenzione maggiore ricade comunque sulla quantità di tessuto adiposo presente nell'individuo







Lo stato di idratazione di un soggetto è rappresentato fondamentalmente dai fluidi extracellulari. 
L’acqua Extracellulare comprende i fluidi circolanti attraverso il corpo, all’interno dei vasi sanguigni e tra le cellule. 
L’Acqua Extracellulare ECW rappresenta lo stato di idratazione e in condizioni di normo-idratazione è circa il 40% dell’acqua totale TBW nei soggetti maschi  e circa il 48% nei soggetti femmina.
La distribuzione dei fluidi nei compartimenti Intra ed Extracellulare cambia a seconda delle condizioni fisiche e patologiche del soggetto.

Una delle funzioni principali dei reni è quella di mantenere un buon rapporto tra i compartimenti fluidi intra e extracellulari. Un aumento improvviso dell’acqua Extracellulare può essere associato ad una funzionalità renale non ideale come nel caso in cui l’ECW diventi maggiore dell’ICW.
L’edema è il più frequente segnale di aumento dei fluidi extracellulari. 
Una diminuzione di ECW significa perdita di fluidi dal compartimento extracellulare. 
Una perdita del 2% del volume della TBW Acqua Corporea Totale altera la termoregolazione e influisce negativamente sull'efficienza e sulle capacità fisiche del soggetto.
Una perdita del 5% comporta il rischio di crampi ed è in grado di determinare anche una riduzione del 30 % di eventuali prestazioni sportive.
 Il soggetto si trova già in stato di disidratazione.
L’ICW invece può subire variazioni in difetto specialmente nelle fasi iniziali della patologia ad esempio insufficienza renale, deperimento o altre patologie.
 Nonostante ciò informazioni dettagliate possono essere ottenute solo misurando e valutando i rapporti  intra ed extra cellulari.
Le variazioni di ECW e ICW hanno un importante ruolo in soggetti con patologie cliniche, in ambito medico, nutrizionale e sportivo. L’ECW aumenta a seconda del tipo di patologia. 





 Nei soggetti con patologie; il monitoraggio della nutrizione, dei fluidi corporei intra ed extra cellulari risulta essere di vitale importanza per poter intraprendere un corretto trattamento con il minimo rischio per il paziente.



La massa grassa è rappresentata dal peso del solo grasso nell’organismo, mentre la massa
magra è il peso di tutti gli altri componenti organici.
L'acquacome abbiamo gia accennato  in condizioni normali, rappresenta circa il 73 % della FFM. (Massa magra totale.)
Possiamo quindi schematizzare come segue un modello Bi-compatimentale per valutare la composizione corporea:



Nell’individuo sano la massa grassa (FM, fat mass) rappresenta circa il 15-20% del peso
corporeo nel soggetto.
La massa magra (FFM, fat-free mass) rappresenta circa l’ 80-85% del peso corporeo. 

BW =FM + FFM.

La crescita, l’invecchiamento e la malattia modificano la composizione della massa magra,
pertanto per stimare in modo attendibile la massa magra nei vari soggetti è importante misurare le sue singole componenti che sono (la ATM Massa Tissutale Attiva, L’acqua Intracellulare e l’Acqua Extracellulare).
La Massa grassa e la Massa magra sono valori importanti da tenere sotto controllo per tutti gli individui.
La loro misura, tuttavia, può nascondere altre informazioni preziose sia per la salute che per eventuali prestazioni sportive. La componente magra, infatti, è costituita da Acqua Intra ed Extracellulare nonché dalla Massa Metabolicamente Attiva denominata anche Massa cellulare (BCM)
Queste due componenti possono talvolta avere un significato del tutto opposto se vengono rapportate allo stato fisico. A parità di kg di massa magra, un individuo potrebbe avere tanta ECW Acqua Extracellulare e poca ATM Massa Tissutale Attiva o molta ATM  e la giusta quantità di ECW (stato di normoidratazione) con effetti sul metabolismo, sulla salute e su eventuali prestazioni atletiche completamente diversi.
Un'analisi approfondita e completa sullo stato fisico del soggetto non può prescindere da un attenta analisi della massa magra stessa di un organismo attraverso l’analisi dell’impedenza bioelettrica di qualità ovvero misurando direttamente la  resistenza Rz, la reattanza Xc e l'angolo di Fase AP.
I semplici sistemi impedenziometrici si limitano ad una misurazione del modulo Z (analisi bicompartimentale grasso/magro).
Eventuali altri dati disponibili sono frutto di calcoli empirici e stime indirette.
Possiamo quindi definire un modello di analisi Tri-compartimentale piu preciso del precedente ma attuabile solo con strumentazioni piu evolute e costose:

Quando un soggetto perde peso che cosa perde? 
Perde Massa Tissutale Attiva
Fluidi extracellulari o adipe?  

Il solo dato della FFM Massa Magra non è sufficiente per una corretta valutazione nutrizionale e dello stato fisico in generale. 




Continua...

giovedì 19 dicembre 2013

Espressione e regolazione dell’appetito




L’appetito è influenzato esclusivamente da componenti del corpo e dal metabolismo. . Queste influenze sono comunemente denominate come glucostatiche  , aminostatiche , termostatiche , è  lipostatiche .
Sappiamo che una singola variabile come i livelli di  glucosio , aminoacidi ,processi di termo genesi o depositi di tessuto adiposo svolgono  un ruolo principale nella modulazione dell’espressione dell’appetito .
Negli ultimi anni la ricerca ha  rafforzato l'ipotesi lipostatica , in particolare con  l'identificazione della leptina  ormone proteico che ha un ruolo importante nella regolazione dell'ingestione e della spesa calorica. La leptina è uno dei principali ormoni prodotti dal tessuto adiposo e regola il senso di sazietà, mentre un altro ormone la grelina è l'ormone dell'appetito.
Il tessuto adiposo è il principale produttore della leptina che comunica al cervello che i depositi di grasso sono sufficienti. La leptina ha, quindi, un’azione anoressica perché inibisce la crescita del tessuto adiposo tramite la diminuzione dell’appetito e della lipogenesi e l’aumento della spesa energetica e della lipolisi. Questo meccanismo di retroazione negativa garantisce il controllo sulla crescita della massa magra.
La mancanza o resistenza alla leptina può causare un tipo di obesità.





Le conseguenze a breve termine nella assunzione del cibo produce infine la sazietà che porta ad arrestare il consumo di cibo.



Possiamo trarre una distinzione tra segnali di sazietà a breve termine generati
dalle conseguenze fisiologiche del consumo di un pasto (episodica), e i segnali di lungo termine generati dal costante bisogno metabolico del corpo (tonica). Questa distinzione può essere un utile punto di partenza nell'esame della integrazione del sistema nervoso centrale responsabile dell'espressione dell’appetito.

Un buon punto di partenza per capire cosa vuol dire avere “Fame”  sta nell'esperienza in ambito psicologico  sulla  fame e sazietà che sono alla base del modello del comportamento alimentare .


La Fame può essere definita come la motivazione di cercare e consumare cibo in uno specifico periodo di comportamento alimentare. Il processo che porta questo periodo alla fine è definito sazietà. Processi di sazietà in ultima analisi, portano allo stato di sazietà in cui  la fame viene inibita.

I processi di sazietà  determinano  la dimensione del pasto e lo stato di sazietà determina la lunghezza di intervallo tra due pasti . L'effetto netto di tali sistemi può essere considerato come una prima fase  preprandiale  o cefalica ,  una fase durante il pasto o  prandiale  e infine una fase postprandiale
 
Prima della consumazione del cibo, segnali fisiologici vengono generati dalla vista  dall'odore del cibo , dai processi fisiologici che si manifestano nel nostro corpo e che lo prepara all’assunzione del cibo .

 Tali informazioni sensoriali afferenti , portati al tronco encefalico attraverso i  nervi cranici ,
 stimolano la fame prima di mangiare e durante le fasi iniziali del consumo ( fase prandiale ) .
Durante la fase prandiale  il Sistema Nervoso Centrale  riceve segnali   sensoriali afferenti  dall'intestino riflettendo  sia la quantità di cibo mangiato e sia una informazione macroscopica
del suo contenuto in nutrienti ; vi sono dei  
meccanorecettori nell'intestino capaci di rilevare la distensione del rivestimento intestinale causata dalla presenza di cibo favorendo la misura  del
volume del cibo consumato .



Dei recettori chimici rilevano la presenza chimica dei vari nutrienti nel il tratto gastrointestinale fornendo  informazioni sulla  composizione ( ed eventuale contenuto energetico ) del cibo consumato .



Segnali Prandiali e segnali postprandiali vengono  generati dal rilevamento di sostanze nutritive che sono state  assorbite dal tratto gastrointestinale e che sono entrati nella  circolazione periferica nel sangue. ( segnali di sazietà di post-assorbimento ).


Le sostanze nutritive circolanti che sono o metabolizzati in periferia ( per esempio nel fegato ) attivano il sistema nervoso centrale  attraverso recettori ( ad esempio , nel tronco encefalico ) , o entrano e influenzano il cervello direttamente agendo  come  segnali di post-assorbimento di sazietà metabolica.

Per regolare l'appetito varie strutture all'interno del sistema nervoso centrale integrano segnali multipli, per valutare la necessità biologica di l'energia , a generare o
inibire esperienze coscienti della fame , e successivamente avviare l'azione del comportamento appropriato .

Per cercare di capire come il sistema neurale, nutrizionale e gli  eventi psicologici interagiscono prima, durante e dopo un pasto . Il sistema bio-psicologico sottostante l'espressione dell’appetito può essere concettualizzata come avente tre domini


1 . Eventi psicologici (ad esempio, sensazioni soggettive di la fame , sazietà , edonistica , e voglie )  che accompagnano operazioni comportamentali osservabili ( pasto assunzione , il comportamento spuntino, scelta degli alimenti ) e la loro conseguenze misurabili ( apporto energetico e composizione in macronutrienti dei cibi consumati ) .

2 .
Fisiologia periferico e eventi metabolici dovuta all'effetto di sostanze nutritive assorbite e la loro utilizzazione o successiva conversione per stoccaggio cioè, i cambiamenti nel corpo a causa di uno
l'assunzione di energia e / o deficit di energia ) .

3 .
Neurochimici ( neurotrasmettitori classici , neuropeptidi ,e ormoni) e interazioni metaboliche
all'interno del SNC (ad esempio , come i vari segnali di stato energetico del corpo vengono rilevati nel cervello ) .
L'espressione di appetito riflette il sincronismo funzionamento di eventi e processi in tutti e tre
domini .
....Continua



I segnali che promuovono o arrestano la fame

II tipo più semplice di segnale nella assunzione di cibo viene dai nervi locali delle pareti dello stomaco e dell'intestino tenue , dove  il volume e la pressione del cibo porta ad inviare un messaggio al cervello ad iniziare o smettere di mangiare .

La presenza di cibo nel tratto gastrointestinale innesca anche il rilascio di ormoni gastrointestinali come colecistochinina , che provoca sazietà .

L’assorbimento dei  nutrienti può anche inviare informazioni al cervello per modulare l'assunzione di cibo . Livelli circolanti di nutrienti , compresi il glucosio, gli acidi grassi , aminoacidi , e chetoni sono monitorati dal cervello e possono innescare segnali per mangiare o non mangiare .

I nutrienti che vengono utilizzati dal cervello possono influenzare le concentrazioni dei neurotrasmettitori , che poi influenzano la quantità e il tipo di sostanze nutritive consumate .

Per esempio, alcuni studi suggeriscono che quando il livello di serotonina cerebrale è basso , si prediligono i carboidrati, ma quando è alto , il  macronutriente preferito sono le proteine.

Il pancreas è anche coinvolto nella regolazione dell’assunzione del cibo perché rilascia insulina , che provoca una sensazione di sazietà e , di conseguenza , diminuisce l'esigenza di mangiare .

I fattori psicologici possono influenzare il comportamento alimentare .


Il Disagio psicologico può provenire  da eventi dell'ambiente esterno , ma l'elaborazione di questi eventi si verifica nella corteccia cerebrale .

L’effetto che le emozioni hanno sull'appetito dipende dall'individuo .

Alcune persone mangiano per un senso di rilassamento  e per alleviare lo stress .

Altri possono perdere il loro appetito quando diventano emotive o in difficoltà .

Un depresso può scegliere di mangiare cioccolato , piuttosto che trovare conforto in un amico.

Queste persone possono trovare uno stato emotivo rilassante  in parte , perché gli alimenti possono influenzare la chimica del cervello .

In generale , l'assunzione giornaliera di cibo è un mix complicato di influenze biologiche e sociali .


Nei prossimi Post vorrei approfondire i due concetti "Fame e Appetito " introdotti nei Post precedenti, questo dovrebbe farci capire come regolare l'assunzione del cibo in modo da riuscire a consumare solo quando ne abbiamo necessità e non quando siamo obbligati inconsciamente dalle abitudini o da eventuali eventi compulsivi.







 


mercoledì 18 dicembre 2013

Fattori che influenzano la scelta del cibo da assumere



Abbiamo bisogno di nutrienti per sopravvivere , ma mangiamo cibo, non nutrienti . Ci sono centinaia di scelte alimentari e centinaia di motivi per sceglerli. Ognuna di queste scelte contribuisce alla nostra totale assunzione di nutrienti . Alcuni alimenti sono ricchi di proteine ​​e sali minerali , altri in vitamine e sostanze fitochimiche .Scegliere una dieta sana non significa che dovete rinunciare ai vostri cibi preferiti . La maggior parte di noi deve capire che l’alimentazione è importante per la nostra salute , eppure la gente non vuole rinunciare ai propri cibi preferiti e
non vuole  mangiare cibi che non gli piace . Le nostre scelte alimentari sono influenzate principalmente dalla fame e dall’appetito . Possono anche essere influenzati da ciò che è disponibile per noi , dove mangiamo , ciò che è dentro il nostro budget , ciò che è compatibile con il nostro stile di vita , ciò che è culturalmente accettabile , in quale stato d'animo ci troviamo, e ciò che pensiamo dovremmo mangiare .

La fame e l'appetito
La fame e l'appetito sono i due parametri che influenzano il nostro desiderio di mangiare . Queste due differiscono notevolmente .
La fame è considerata di origine biologica ed è controllata da meccanismi interni del corpo . per
esempio, come i nutrienti vengono elaborati dallo stomaco e dall'intestino tenue , questi organi inviano segnali al fegato e nel cervello per ridurre ulteriormente l'assunzione di cibo . L'appetito viene considerato di origine psicologica ed è controllato da meccanismi di scelta alimentare esterni . Ad esempio , l'appetito è intensificato , nel vedere un vasetto di Nutella o sentire l'odore allettante di una fetta di salame di felino . Noi mangiamo in risposta alla fame . Tuttavia ,cosa, quando e quanto si mangia  sono influenzati dall’ appetito , che non è necessariamente legato alla la fame . Realizzare uno o entrambi i parametri  mangiando cibo sufficiente porta normalmente ad uno stato di sazietà , una sensazione di pienezza e soddisfazione , che blocca il nostro desiderio di continuare a mangiare .


Ruolo dell'ipotalamo
L'ipotalamo , è una regione del cervello , che media l'effetto della  fame e dell'appetito e aiuta a regolare la sazietà. Segnali per mangiare o smettere di mangiare possono essere esterni , provenienti dall'ambiente , o possono essere interni , provenienti dal tratto gastrointestinale , nutrienti circolanti , o centri superiori nel cervello . I fattori esterni che stimolano a mangiare includono la vista , il gusto e l'odore del cibo , il tempo del giorno , la cultura e l'aggregazione sociale , la presenza  degli alimenti disponibili.
Spesso mangiamo il pranzo alle 13:00 per  convenzione sociale , non perché abbiamo fame . Abbiamo mangiato cappelletti a Natale perché è una tradizione. Abbiamo mangiato biscotti al cioccolato o panini al prosciutto mentre si cammina attraverso il centro commerciale perché l'odore ci attira a comprarli .
Inoltre , la nostra conoscenza e le credenze in materia di nutrizione , il peso corporeo , e l'immagine può anche influenzare il nostro comportamento alimentare .
Segnali interni che promuovono la fame e la sazietà provengono sia prima che dopo che il cibo sia stato consumato .
 

Sani stili di vita possono intrecciarsi con il proprio profilo genetico



I due fattori principali che influenzano il proprio stato di salute sono la genetica e lo stile di vita .
La maggior parte delle  patologie croniche hanno una base genetica . Il Progetto Genoma Umano , che ha decifrato il codice  del nostro DNA, ha individuato diversi geni associati a molte malattie croniche .
Geneticamente , femmine le cui madri hanno avuto il cancro al seno sono ad aumentato rischio di cancro al seno , mentre uomini i cui padri avevano il cancro alla prostata sono ad aumentato rischio di cancro alla prostata . Gli scienziati hanno ora la capacità di analizzare la genetica delle varie malattie , e tali informazioni possono essere utilizzate per valutare la suscettibilità individuale. Per gli individui con profili genetici predisponenti ad un malattia cronica specifica , la terapia genica può fornire un trattamento o cura efficace .
L’Influenza genetica può giocare un ruolo importante nello sviluppo di malattie croniche , ma allo stesso  modo lo fa lo stile di vita. Studi recenti hanno suggerito che lo stile di vita , in particolare uno che incorpora una dieta  sana ed esercizio fisico , possono fornire la migliore speranza per vivere una vita più sana e più lunga . Rappresenta l’approccio proattivo ed efficace per affrontare una crescente prevalenza di queste malattie croniche nella nostra società .



Un fattore di rischio è un comportamento di salute o condizione pre-esistente , che è
associato ad una particolare malattia , come il fumo di sigaretta , l'inattività fisica , lo stress l'insulina
resistenza , iperlipidemia , ecc, una  corretta dieta ed esercizio fisico sono considerati ottimi strumenti   per ridurre molti di questi fattori di rischio , impedendo in tal modo le malattie .
Si ritiene che tali sani stili di vita possono anche intrecciarsi con il proprio profilo genetico , in altre parole , ciò che si mangia e la quantità di esercizio fisico  possono influenzare la vostra genetica.
La nutrizione gioca un ruolo significativo nella propria vita . " Una buona alimentazione " previene   carenze o inadeguatezze legate alle malattie nutrizionali . Esso costituisce anche il fondamento della la propria forma fisica , le prestazioni fisiche ed il  benessere generale . Comprendere le proprie  abitudini alimentari ed aumentare la conoscenza sulla nutrizione ottimale , ci darà l'opportunità di ridurre il rischio di molte malattie comuni , e soddisfare le richieste del nostro corpo per  rimanere in buona salute , in forma e forti.



Esiste una stretta correlazione tra Nutrizione prestazione fisica e Malattia


La Nutrizione e il suo impatto sulla salute e le prestazioni sono di importanza cruciale .

Le carenze nutrizionali erano una volta una sfida importante per la  salute nella maggior parte dei paesi sviluppati . Tuttavia, ciò che stiamo affrontando ora è il fatto che l'abbondanza nutrizionale contribuisce in molti dei problemi di salute di oggi . Allo scopo di scegliere gli alimenti che soddisfano le nostre preferenze personali e culturali , ma che contribuiscono anche ad una
dieta sana ed a  prevenire le malattie , è necessario disporre di informazioni su ciò che vogliamo dai nutrienti , quale ruolo  svolgono nella salute e nelle prestazioni , e quali alimenti vi contengono . È inoltre necessario essere in grado di giudicare la validità delle informazioni nutrizionali di cui si viene a conoscienza. Il corpo utilizza le sostanze nutritive degli alimenti per costruire tutti i suoi componenti, alimentare tutte le sue attività, e difendersi contro le malattie. Come il corpo gestisce queste attività dipende, in parte, dalle nostre scelte alimentari.

Iniziamo con chiarire un concetto Che cosa è la nutrizione ?
La nutrizione è una scienza che collega gli alimenti alla  salute e alle malattie . Si studia la struttura e la funzione dei vari gruppi alimentari e le sostanze nutrienti in essi contenuti. Si esaminano anche i processi biologici attraverso cui il nostro corpo consuma cibo e utilizza le sostanze nutritive.

La scienza della nutrizione riguarda anche fattori psicologici, sociali, culturali, economici e tecnologici che vanno ad  influenzare  la scelta del cibo.

La Nutrizione svolge un ruolo significativo nella  vita , ancor  prima della nascita , anche se non si può essere sempre consapevoli , essa  continuerà ad influenzarla in modo significativo , a seconda dei cibi che selezioniamo.
Non soddisfare i bisogni nutrizionali quando si è giovani aumenta la probabilità di ammalarsi  negli anni successivi. Allo stesso tempo , il sovradosaggio di un nutriente può essere dannoso . Una  dieta povera e uno stile di vita sedentario sono noti per essere i principali fattori di rischio per  malattie croniche come le malattie cardiache , l'ipertensione , il diabete e alcune forme di cancro.
Tale collegamento tra stile di vita e malattia cronica è , in parte , mediata attraverso lo sviluppo di obesità , condizione attribuibile ad una bilancio energetico positivo.



Inutile dire che la scelta alimentare di oggi può influenzare la salute di domani .

Comprendere la nutrizione  vi permetterà di fare scelte sagge in termini di alimenti che consumiamo  , migliorando così la vostra salute e il fitness . È necessario essere consapevoli , però che fare opportune scelte alimentari non è un compito facile e può essere influenzato da molti fattori esterni .

Bisogna farsi delle domande tipo:

Sono  una persona  attiva ?

Sono un atleta ?

Sto programmando una gravidanza ?

Sto cercando di evitare il calo fisico che  si verifica con l'invecchiamento ?

Uno dei miei genitori sono morti a causa di un attacco di cuore ?

Ho parenti che hanno avuto un cancro ?

Sto cercando di perdere peso o iniziare una dieta vegetariana ?

Al fine di scegliere gli alimenti che soddisfano le vostre  personali e culturali preferenze, ma che contribuiscono anche ad una dieta sana per prevenire le malattie , è necessario non solo avere informazioni su quali  nutrienti sono contenuti nei cibi che scegliete, ma anche capire il ruolo svolto dai nutrienti nel corpo e come possono contribuire a rafforzare la prestazione fisica o ad eliminare  un processo patologico che porta ad una malattia . È inoltre necessario essere in grado di giudicare la validità delle informazioni nutrizionali che si incontrano .

 

Dovreste credere alla storia o alle testimonianze che si  vedono alla televisione su una dieta
dimagrante o un integratore proteico ?
Dubitate da chi vi promette...
 

Filtrando l' inutile richiede una solida conoscenza dei principi della nutrizione , il contenuto energetico degli alimenti, la funzione della nutrizione nel corpo.
 

mercoledì 4 dicembre 2013

Perchè nutrizione essenziale?

"Nutrizione essenziale" ha lo scopo di raccogliere esperienze, studi, articoli scientifici nell'ambito della scienza dell'alimentazione applicata e di relazionarli ad un progetto di nutrizione sana  e misurata  adeguatamente predisposta alla specificità del paziente, esso sia un individuo con problemi di peso, o affetto da patologie alimentari o legate ad una mal nutrizione, o ad individui atleti che vogliano migliorare le performance mantenendo tuttavia come prioritario lo stato di benessere effettivo, o infine chiunque abbia il desiderio di migliorare non solo l'estetica del proprio corpo ma la composizione corporea che è quella che definisce in realtà tutto il resto.
Scienze come l'antropologia e quindi l'antropometria, lo studio analitico dei somatotipi, l'endocrinologia e cioè la correlazione esistente fra metabolismo ormonale  alimentazione ed attività sportiva.
Scienze come la biomeccanica, le scienze motorie e lo studio delle tecniche di allenamento più conosciute e di comprovata efficacia ci aiuteranno in questo percorso a migliorare e ottimizzare la crescita muscolare sia in iperplasia che in ipertrofia, la perdita di adipe, lo sviluppo della forza muscolare, della potenza, e l'elasticità degli elementi muscolo-articolari accessori.
Un progetto alimentare corretto, una adeguata attività fisica cardio aerobica, la pianificazione di uno specifico metodo di allenamento anaerobico  e soprattutto la volontà di sacrificarsi per raggiungere degli obbiettivi, saranno elementi che contribuiranno ad un globale benessere e ottimizzazione nella composizione corporea.
Nutrizione essenziale deve essere una esigenza e non un obbligo, la meta verso il non declino delle nostre prospettive, fermare il tempo non è possibile, rallentare i suoi effetti magari è possibile.
Dott. Antonio Polito