mercoledì 30 luglio 2014

Riscontri della dieta mediterranea "modificata"

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Riscontri positivi della dieta mediterranea, nel contrastare l'insorgenza di malattie  da deficienze cognitive come Alzheimer.

In una coorte di 1.138 uomini anziani svedesi sono stati analizzati i differenti modelli alimentari per chiarire se erano legati all’incidenza delle disfunzioni cognitive. In particolare si confrontavano le raccomandazioni dell'OMS (indicatori dieta sana), il modello mediterraneo modificato (MMDS), e la dieta ricca di proteine ma povera di carboidrati (LCHP), in relazione all’incidenza della malattia di Alzheimer (AD), o di tipo Alzheimer e altri tipi di deterioramento cognitivo.

I modelli alimentari dei partecipanti sono stati ricavati da diari del tipo 7-day recall. Si è così dapprima evidenziato che nel corso di un follow-up medio di 12 anni, 84, 143, e 198 uomini avevano sviluppato, rispettivamente, AD, o un deficit cognitivo simile o un qualsiasi altro deterioramento cognitivo. Tuttavia non vi erano forti associazioni con lo sviluppo di disfunzioni cognitive per uno qualsiasi dei modelli alimentari indagati. In una sottopopolazione si è però evidenziata una potenziale protezione della dieta mediterranea nei confronti dell’insorgenza di AD.

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